venerdì 4 gennaio 2013

Chilometri

Calcolavano il tempo in chilometri, non in ore, e si erano talmente abituati alle grandi distanze che quasi sempre fra il bisogno di andare in bagno e l'opportunità di farlo passavano più di centocinquanta chilometri. Era normale che tra i primi morsi della fame e un pasto vero e proprio si lasciassero dietro trecento chilometri e sovente, anche quando capitavano davanti all'unico posto aperti, tiravano dritto. Le desideravi tanto, quelle soste, che a stento te ne concedevi una: erano un lusso da rimandare all'infinito. ("Natura morta con custodia di sax", G. Dyer)