Si lavava rapidamente i capelli, si sfregava con l'asciugamano e tornava dentro, davanti al fuoco. Faceva bollire l'acqua, si preparava una teiera di tè nero e forte, con dosi generose di latte e zucchero. Poi tostava il pane sul fuoco e usciva con la seconda tazza di tè. Gli mancava solo il giornale, ma dopo qualche giorno nemmeno più quello. Non gli importava chi avesse ucciso chi, e neppure come stesse andando la stagione degli Yankees. Lassù quelle cose perdevano importanza. ("London underground", D. Winslow)